Halo Infinite, è stato rilasciato il 15 novembre per quanto riguarda le sezione multiplayer, segnando anche il debutto del franchise nel mondo dei free-to-play, facendosi carico, con questa novità, di tutto ciò che ne consegue.
Ma partiamo dal principio, cos’è un free-to-play? Un free-to-play è un titolo videoludico che permette ai giocatori di fruire gratuitamente dei prodotti base, o comunque di buona parte di essi, con la possibilità di sbloccare contenuti e funzionalità extra, come la customizzazione del proprio personaggio, mediante l’uso di soldi.

Ed è qui che nasce forse il vero problema del multiplayer Halo Infinite. In un gioco che è stato da sempre incentrato sulle capacità dei giocatori, certi comportamenti tipici dei free-to-play risultano assurdi e controproducenti, soprattutto agli occhi della “vecchia guardia”. Ad esempio l’obbligo di usare una determinata arma per raggiungere un determinato obiettivo del sistema di progressione, può depotenziare una squadra, che si ritrova alcuni componenti dediti più al raggiungimento dello scopo personale piuttosto che conquistare l’obiettivo generale del match.
Così ecco che i vecchi giocatori si sono ritrovati con qualcosa che in Halo non c’era mai stato ed il risultato è una divisione netta tra l’utenza vecchia e nuova, con la prima più concentrata sul gioco e la seconda più concentrata sullo sblocco di oggetti e affini. Nell’attesa di scoprire come si evolverà la situazione ci consoliamo poiché l’8 dicembre sarà rilasciata anche la modalità campagna single player di Halo Infinite, così da scoprire come andranno le vicende del nostro Master Chief. Restate connessi con noi per tutte le novità.