La casa videoludica che ci ha offerto l’originale esperienza innovativa in Stray fa beneficenza per i gatti randagi. Che sia la presenza di gatti protagonisti con cinematica innovativa, o la possibilità di miagolare a comando e percorrere le tappe di dominazione felina del mondo, ma questo gioco da subito ci ha stregatti.
E lo dimostrano pure le varie premiazioni ricevute nel corso dello scorso anno, medesimo del suo debutto. Certo, speriamo che siano ben al sicuro nella casa (o studio) dove sono ora, perché è risaputo che il gatto, a mo’ di Simon’s Cat, ama testare la gravità delle cose.
Stray ha aperto una catena di solidarietà un po’ da tutto il mondo, a favore anche di tutti gli altri animali randagi. Ad esserne il capostipite è la Nebraska Humane Society, che nella voce di Brendan Gepson ci racconta la collaborazione con Annapurna Interactive attraverso l’ottenimento di un codice del gioco offrendo 5 dollari per l’operato, varcando la soglia di 8 mila dollari.
Unanimatamente anche altri enti ne hanno beneficiato, come versamenti benefici direttamente dalla Annapurna, con ottime somme di denaro che poi sono state raccolte nel corso di una corsa in favore di altri enti che si prendono cura dei randagi (ad esempio, consentire di poter sterilizzare alcuni animali, fornire loro del cibo, vaccinarli, curarli da eventuali parassiti o patologie, eccetera).
Un gioco che, oltre che un successo dal lato tecnico ed esperienziale, si è mostrato soprattutto un successo dal lato umano, dal prendersi cura di quelle preziose creature affidateci che, giorno dopo giorno, rallegrano le nostre giornate e le rendono sostanzialmente uniche.






