Nella seconda metà del 2022 è stata allestita alla reggia di Venaria (TO), una mostra sui videogiochi, trattando principalmente i lati artistici del media. La mostra durerà fino al 15 gennaio 2023. Ecco a voi il racconto di questa installazione e dei motivi per andare a vederla e sperimentarla in quanto decisamente interattiva, con la possibilità di giocare diversi titoli con diversi asset.
Una piccola premessa. Voglio evitare di essere troppo didascalico, quindi esporrò solo alcune stanze, ma ciascuna è interessante e ricca di spunti, accompagnata da un cartello che racconta il tema della sala.
Play si apre con una stanza rivestita di teli e schermi, leitmotif della mostra saranno vari trailer di videogiochi per mostrare immagini. Un ottimo ingresso per spiegare a chiunque quanto un gioco possa avere valore artistico è Apotheon, il gioco disegnato come un vaso greco. La scelta dei titoli da mostrare è fondamentale anche per mostrare la ricerca degli allestitori che in questo hanno fatto un ottimo lavoro.

Dopo il preambolo c’è la vera introduzione alla mostra, una stanza di specchi che da un’anteprima di come sarà la mostra, ma solo fino a metà, infatti la reggia di Venaria è piena di sorprese.
Nelle stanze seguenti ci sono altri esempi di arte e videogiochi affiancati, a chiarirne le influenze e riadattamenti, vediamo titoli come ICO, Monument Valley, Okami, Gris, Cuphead e diversi altri.



Quindi iniziamo le stanze sullo stile e sulla creazione dei videogiochi, mostrando diversi sketch grafici mentre su una parete per diverse stanze scorre una linea del tempo sulla fiction e sull’arte, qui vengono anche mostrati ad esempio titoli come Mafia, death stranding e to the moon.
Una delle stanze più belle mostra diversi aspetti della programmazione, tra musica, regia e modelli, tra le altre cose, in questa stanza sono presenti anche diverse copie fisiche di giochi e appunti di game directors, decisamente da vedere, con tanto di interviste fatte a personaggi come Jesper Kyd (il musicista dietro assassin’s creed).


E quindi si giunge alla fine della prima parte di mostra, un percorso che prende una buona ora a osservare bene e seguire il filo dell’esposizione. La seconda parte è fondamentalmente in due stanze e ha la peculiarità di essere interattiva, quindi potrebbe potenzialmente prendervi molto più tempo della prima parte espositiva.
Si comincia con la politica nei videogiochi, mostrando giochi dal forte messaggio politico e si possono addirittura giocare da dei PC messi a disposizione, abbiamo papers please, riot e flowers per dirne alcuni. Ma nulla mi aveva preparato alla stanza successiva: quattro postazioni in ordine temporale del modo di essere gamer. Una riproduzione di sala giochi con cabinati funzionanti di space invaders, PAC-man e street fighter 2. Divertenti e responsivi, perfettamente funzionanti (ovviamente dovete sapere dove mettere le mani). A seguire una cameretta di fine anni ‘90 munita di PlayStation su cui girava Tekken 3. C’erano anche diversi titoli nelle loro confezioni originali e potevano essere sostituiti a propria discrezione, tra questi: Tomb Raider 2, Resident evil…


Nell’ultima stanza un salottino moderno arredato a modo munito di Xbox Series X con una decina di giochi installati, tra Forza Horizon 5 a Grounded, passando per Halo, Far cry e COD. Nell’ultima stanza, quella del futuro, si esplorava il metaverso e le possibilità dei giochi in VR all’interno di una stanza spoglia e dentro un meta quest 2.
In definitiva una bellissima mostra in cui ho speso complessivamente 2 ore e mezza (al prezzo di € 8 in quanto studente)di cui almeno una giocando a tekken e tomb raider. Consiglio di andarci durante la settimana poiché gli ambienti risultano più liberi e visitabili sperimentando i vari ambienti interattivi. L’unica nota negativa che ho notato è la scelta dei video per la mostra, prevalentemente trailer poco utili allo scopo principale di mostrare lo stile artistico del gioco in questione se non per brevi segmenti.
Fateci sapere cosa ne pensate e se vi abbiamo incuriosito almeno un po’. Grazie per l’attenzione e date una possibilità a questa esposizione se capitate in zona, qui in fondo un photo dump.





