Il 18 giugno abbiamo avuto l’ occasione di vedere in anteprima “Black Phone”, il nuovo film di Scott Derrickson.

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La pellicola è classificabile di genere thriller/ horror e, dato che Derrickson sà assolutamente il fatto suo per quanto riguarda l’ horror, le aspettative erano sicuramente alte.

Non dimentichiamoci poi che avremmo anche visto il buon Ethan Hawke in un ruolo diverso dal solito!

“Black Phone” aveva sicuramente le carte in regola per essere un gran bel film, ma purtroppo ha un po’ tradito le aspettative.

Non è assolutamente un film brutto, ma poteva sicuramente essere migliore.

The Black Phone retro Poster

La trama.

Siamo nel 1978, Finney Shaw è un ragazzo di 13 anni timido ma molto intelligente,  con una sorella un po’ più piccola e un padre alcolizzato.

Un giorno viene rapito da un serial killer che, responsabile della scomparsa di tanti ragazzi, sta terrorizzando  il paese.

Quest’ ultimo lo tiene rinchiuso in una stanza con un telefono nero senza fili, quindi teoricamente non funzionante.

Ma quando esso squilla, Finney risponde e scopre di poter parlare con i fantasmi dei ragazzi rapiti e poi uccisi.

Questi ultimi cercheranno di aiutare il ragazzo a scappare.

Un film carino ma con i suoi difetti.

La trama in sè non sarebbe neanche male, ma ha uno svolgimento, specialmente nella seconda parte, un po troppo semplice, superficiale.

Infatti il film manca di colpi di scena, i quali avrebbero permesso di aggiungere più tensione.

Essa non è totalmente assente, ma sarebbe stato meglio se la componente horror fosse stata po’ più accentuata.

Anche se Derrickson sa fare di meglio, la regia è molto buona, con macchina a mano nelle scene un po’ più movimentate e un ottimo montaggio.

Ottima anche la fredda fotografia, infatti sono esteticamente belle le scene in cui compare il killer, poiché la sua maschera demoniaca è quasi sempre in penombra.

A proposito delle interpretazioni, Mason Thames interpreta molto bene il ragazzino protagonista, il quale è ben caratterizzato e ha una sua evoluzione nel film.

Ethan Hawke è stato fantastico nel ruolo del killer, poiché recita quasi sempre con il volto coperto, dando vita e maggior espressione alla sua maschera da demone.

Esso poteva sicuramente essere il personaggio più interessante di tutto il film, ma purtroppo non è stato approfondito abbastanza.

Buone le musiche.

In conclusione.

Non è un film da buttare, dopo tutto intrattiene, si lascia guardare ed è girato e recitato bene.

Tutto questo però non è abbastanza per farci gridare al miracolo, rimane comunque un film da sei e mezzo.

È veramente un peccato che questo sia il risultato, ma questo non vuol dire che alla gente possa non piacere.

Infatti nonostante le nostre critiche, vi consigliamo lo stesso di andare a vederlo appena esce al cinema.

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