
Lo scorso 27 marzo si è tenuta l’ attesissima 94esima edizione degli academy awards.
Questa cerimonia ha sempre avuto un enorme impatto mediatico e nell’ ambito del cinema è l’evento più importante dell’ anno.
Seppure ci siano dei canoni per rendere candidabili i film (spesso le vittorie sono molto prevedibili) ogni anno spuntano pellicole interessanti.
Capita comunque che vinca anche un’ opera in realtà non meritevole del premio e la sopravalutazione riferita ad essa la fa sprofondare nel dimenticatoio.
Quest’ anno però, quasi tutti i film candidati avevano certamente le qualità adatte per meritarsi un ampia fruizione e magari vincere una statuetta.
La categoria “miglior film” era veramente piena di titoli interessanti, tra cui i favoriti sembravano essere “drive my car” e “il potere del cane”.
Ma inaspettatamente ha vinto “coda i segni del cuore”.
Dopo il meraviglioso “Sound of metal” dell’ anno scorso, ecco un altro film sul tema della mancanza dell’ udito.
Questa tematica sembra aver suscitato grande interesse ed è stata trattata alla grande da “Coda”.
Esso è riuscito ad ottenere un enorme apprezzamento dalla critica e oltre a vincere la sceneggiatura non originale, Troy Kustor è il primo attore non udente a ricevere l’ oscar.
La miglior sceneggiatura originale è andata a Kenneth Branagh per il suo “Belfast”, anche se forse se lo sarebbe meritato di più Adam Mckay, dato che il suo lavoro è molto più brillante e ambizioso.
Finalmente Will Smith e Jessica Chastain ricevono l’ oscar per ruoli da protagonisti e Ariana Debose vince come miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione di Anita nel “West Side Story” di Spielberg.
Prevedibili erano le vittorie di “Encanto” come miglior film d’ animazione, quella di “Drive my car” come miglior film internazionale (peccato per Sorrentino) e quella di Jane Campion, che diventa la terza regista donna vincitrice del premio.
Seppure sia un peccato che “Don ‘ t look up “, “Licorice Pizza” e “Nightmare alley” siano usciti a mani vuote, bisogna assolutamente gioire per il film più premiato di quest’ anno.
Stiamo parlando di “Dune”, il quale è riuscito a portare a casa ben 6 statuette, vincendole molto meritatamente.
Tra queste vi è anche il secondo oscar per la colonna sonora ad Hans Zimmer, che con Dune firma una delle migliori della sua carriera.
Nonostante ciò rimane l’ amarezza per l’ assenza di Denis Villeneuve tra i candidati alla regia, ma purtroppo è andata così.
Complessivamente però, questa è stata un annata più che soddisfacente e attenderemo con pazienza la 95esima edizione.