Wonder Boy è un videogioco di genere platform game realizzato dalla software house Escape (più tardi nota come Westone Bit Entertainment) e pubblicato da SEGA nel 1986. E’ stato il primo della lunga serie di giochi dedicati a Wonder Boy, che ha avuto ben cinque sequel: Wonder Boy in Monster Land, Wonder Boy III: Monster Lair, Wonder Boy III: The Dragon’s Trap, Wonder Boy in Monster World e Monster World IV. Venne anche usato come base per la serie Adventure Island della Hudson Soft, per i sistemi Nintendo.

Siamo nella preistoria. Tanya, la fidanzata del giovane cavernicolo Tom Tom viene rapita dal malvagio stregone Drancon. Armato solo del proprio coraggio, di un’ascia di selce e di uno skateboard, Tom Tom parte per affrontare le molteplici incarnazioni di Drancon e tentare di salvare la sua bella.
I livelli (“aree” secondo la denominazione del gioco) da affrontare sono otto, ciascuno diviso in 4 round costituiti dalle stesse tipologie di territori che si ripetono continuamente: foresta, zona collinare, isole in mezzo all’oceano, caverne e caverne ghiacciate. Giocando si osserva che è possibile continuare (usare nuovi gettoni quando finiscono le vite) solo fino alla penultima area. Infatti, dal primo round dell’ultima area, il gioco non permette più di continuare indipendentemente dal numero di crediti a disposizione. Ciò fa si che per arrivare alla fine il giocatore deve eseguire tutta l’ultima area con una sola partita.

Tom Tom deve giungere sano e salvo al termine di ogni round, per poi poter affrontare una delle incarnazioni di Drancon (che appare ogni volta con una differente testa di mostro o animale, la quale alla sua sconfitta cade e si trasforma in un item) al termine del quarto round dell’area in modo da giungere all’area successiva. La difficoltà sta nel fatto che in cima allo schermo c’è un indicatore che rappresenta la vitalità di Tom Tom, che decresce con il passare del tempo; l’unico modo per riportarlo al massimo è mangiare i frutti e i cibi che appaiono sullo schermo, altrimenti il Wonder Boy perderà una vita.

Quindi non solo bisogna stare attenti a un’enorme varietà di trappole e ostacoli, ma anche tentare di terminare il round più velocemente possibile. L’approccio al gioco è quindi di un tipo molto comune per gli arcade del periodo, ma oggi largamente abbandonato: in sintesi, per terminare il gioco è indispensabile memorizzare esattamente la disposizione di tutti i nemici e le trappole, la sequenza in cui i frutti appaiono e le azioni da eseguire per evitare i primi e raccogliere i secondi.