Ieri 23 Luglio sono stati resi disponibili gli ultimi 4 episodi del primo cour del’anime di NieR:Automata Ver.1.1. La trasmissione dell’anime era cominciata dal 7 Gennaio di quest’anno, ma è stato ripetutamente interrotto per complicazioni causa Covid, secondo le comunicazioni ufficiali. Come avrete già letto dal titolo, l’anime ha preso una strada diversa dalla storia del videogioco. Ciò era stato rivelato già dalle interviste all’annuncio dell’anime durante le interviste a Yoko Taro, autore della serie, e ai doppiatori di 9S e 2B. Ma vediamo insieme cosa è cambiato.

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La prima differenza fondamentale è Lily, un personaggio non presente nel videogioco originale, suscitando la preoccupazione ma anche la curiosità nei fan. Il suo ruolo in realtà è stato fondamentalmente quello di sostituire Anemone come capo della Resistenza. Probabilmente era nata la necessità di utilizzare un personaggio con una diversa personalità per questioni di narrazione. Lily si presenta diffidente all’arrivo degli YoRHa, ma è ben voluta alla Resistenza di cui fa capo. Il suo ruolo è stato difatti creare un legame tra la Resistenza e gli YoRHa, ma anche portare il loro punto di vista verso le biomacchine. Importante è stata anche parte del suo backstory, che svela dettagli interessanti sull’androide A2, personaggio che farà da chiave nella seconda tranche di episodi. A2 risulta essere un primo modello della stessa 2B, evidenziando il nesso che c’è tra loro.

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Antagonisti principali della prima tranche, le biomacchine unità speciali Adam e Eve hanno visto scambiati i loro ruoli. Qualcosa che non ci aspettavamo, come soluzione narrativa, è risultata essere molto efficace a nostro parere. Nella storia originale a morire per mano degli androidi era Adam, una volta raggiunta la sua “felicità”. Incapace di accettare la morte del fratello, Eve perde il controllo della sua rabbia e attacca la zona della Resistenza coinvolgendo le restanti biomacchine.
Nell’anime invece è Eve che si sacrifica per salvare il fratello Adam, che entra anch’egli in crisi. Egli però coinvolge le biomacchine facenti parti del culto nella fabbrica e le fa fondere in un gigantesco Eve. Alla sua sconfitta però comparirà un mostro di colore nero, tra l’altro simile in modo curioso ai tipici boss ombra nel primo videogioco NieR. A tal proposito, non sono stati pochi i riferimenti ad esso nel corso dell’intero anime. Abbiamo visto immagini di Kainé, coprotagonista di NieR, una biomacchina che ricorda il popolo del deserto e anche dei Replicant nella Chiesa di Adam.

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Come ultima cosa, vi è una strana voce che importa comandi allo stesso Comandante degli androidi. Sembra impersonare il Consiglio dell’Umanità, ma chi ha finito il gioco sa bene che ciò è abbastanza strano. Sicuramente vedremo la sua influenza nei prossimi episodi.
In sostanza, pur sviando dalla trama originale, l’anime si è concluso con il finale A come ci aspettavamo. Anche la prossima tranche sembrerebbe rimanere più o meno fedele, almeno basandoci su quello che possiamo vedere nel trailer.

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