L’anime tratto dal celebre manga di Kohei Horikoshi è giunto alla sesta stagione, con il suo arco narrativo più movimentato di sempre.
Cosa è appena successo? Facciamo chiarezza
L’ultimo arco narrativo nella quinta stagione vedeva la banda di Shigaraki coinvolta in una battaglia con il Fronte di Liberazione. La vittoria è di Shigaraki Tomura, che ha ormai risvegliato il suo quirk, riuscendo a distruggere anche ciò che non tocca direttamente. Egli ora è a capo del Fronte di Liberazione del Paranormale. Ma di cosa si tratta esattamente? Quest’ultima associazione è composta dai seguaci di Re-Destro, ora sotto il comando di Shigaraki. La loro ideologia è molto semplice e consiste nel ribaltare completamente la società umana. Il loro obiettivo è fare in modo che ognuno sia libero di poter utilizzare i propri quirk in qualsiasi momento, di fatto portando in vita una “legge del più forte”.

Tra di loro però c’è una spia, l’eroe Hawks che inscena un doppio gioco facendo credere al Fronte di Liberazione di essere dalla loro parte. Egli viene comunque tenuto sotto sorveglianza ma riesce comunque a far parlare il super cattivo Twice, il quale gli svela un’informazione di vitale importanza: Shigaraki sarà incosciente per 4 mesi a causa di un “potenziamento”.
La stagione 6 comincia con il War Arc
Data la mancanza di Shigaraki, l’Associazione degli Eroi si mette subito ai posti di partenza e dà il via alla più grossa operazione mai organizzata dai supereroi: è la nascita di una guerra. Anche i ragazzi dell’Istituto Yueei sono coinvolti nell’operazioni, divisi e schierati in base ai loro quirk. Sono infatti loro quelli che sembrano più preoccupati di tutti, ponendo un certo stato di ansia anche a noi spettatori. Per i primi due episodi si è arrivati quindi a porre le basi e l’inizio della guerra, con l’intrusione dell’eroina Mirko nel laboratorio segreto del Dr. Garaki.

Le animazioni saranno all’altezza?
Ciò che sembra più preoccuparci sembra la qualità delle animazioni che, almeno fino a questo momento, sembrano aver ricevuto un taglio. Tenendo conto di ciò che aveva offerto la quinta stagione, ci aspettiamo almeno di trovarci ad un livello simile, ma spesso ci sono saltati all’occhio movimenti poco fluidi. Ricorrono spesso anche dei momenti “congelati” con il voice over dei personaggi, dando più la sensazione di stare ancora leggendo un manga. Trattandosi comunque di un arco narrativo ricchissimo di combattimenti, speriamo almeno che questi “tagli” siano calcolati per poter rendere al meglio i momenti più significativi.
Detto ciò, vedremo insieme cosa succederà tra una settimana nel prossimo episodio di My Hero Academia 6







