Qualche giorno fa ha compiuto la veneranda età di 40 anni “Blade Runner”, uno dei più grandi film del genere fantascientifico mai realizzati.
Alla sua uscita in sala, la celeberrima pellicola di Ridley Scott fu un flop al botteghino e non fu molto apprezzata dalla critica.
Ci sono voluti un bel po’ di anni per rivalutare “Blade Runner”, ma finalmente esso è considerato per quello che è veramente.
“Blade Runner” è un capolavoro dal punto di vista visivo, un mix di fantascienza e noir con temi profondissimi.

Trama.
Nel 2019 in una Los Angeles distopica, dei replicanti dalle stesse sembianze dell’uomo vengono abitualmente fabbricati e utilizzati come forza lavoro nelle colonie extra-terrestri. I replicanti che si danno alla fuga o tornano illegalmente sulla Terra vengono cacciati e “ritirati dal servizio”, cioè eliminati fisicamente, da agenti speciali chiamati “blade runner”. La trama ruota attorno a un gruppo di androidi recentemente evasi e nascostisi a Los Angeles, e al poliziotto Rick Deckard, ormai fuori servizio ma che accetta un’ultima missione per dare loro la caccia.
I temi.
Il film propone una visione molto cupa del futuro, infatti ci mostra una Los Angeles che, nonostante l’ avanzare della tecnologia, all’ orlo della degradazione.
Essa è caoticissima, sporca e immersa da una pioggia incessante, segno che ormai il clima è cambiato per il peggio.
La Terra qui é sempre più vicino al collasso a causa del clima più rigido, dello scarseggiare di risorse e delle tensioni sempre più forti tra umani e replicanti.
Il film è ambientato nel futuro, quindi il contesto é puramente fantascientifico, ma la storia procede come un noir.
Infatti c’ è appunto il detective protagonista dal carattere rozzo e un po’ dedito all’ alcol, ovvero Rick Deckard.
C’ è la femme fatale, rappresenta dalla replicante Rachel, segretaria operante nella Tyrell corporation, ovvero l’ industria che fabbrica i replicanti.
A proposito delle figure femminili, esse sono spesso considerate di un livello inferiore non per misoginia, ma perché rappresentano gli stereotipi imposti dalla società contemporanea.
Il film è chiaramente anche una riflessione molto più filosofica sull’ essere umano, infatti ci continua a chiedere:
È umano solo chi è fatto di carne?
È umano solo chi ha sentimenti e veri ricordi? Che cosa vuol dire essere un’ umano?
Un film visivamente perfetto.
Si sa benissimo che Ridley Scott sia un perfezionista, infatti per questo film voleva a tutti i costi creare la miglior atmosfera possibile.
E che dire, c’ è riuscito alla grande!
Quest’ atmosfera è stata fonte di ispirazione per moltissimi altri film, d’ altronde come si fa a non amare le immagini di “Blade runner”?
Scott, con una regia bellissima e molto curata, riesce a creare fotogrammi così suggestivi che dovrebbero essere dei quadri di dimensioni enormi da appendere al muro.
Questo grazie soprattutto alla fotografia da pelle d’ oca, la quale risulta fredda e sporca, rendendo cupissima l’ atmosfera del film.
Inutile dire poi che gli scenografi e i costumisti hanno fatto un lavoro eccezionale per rendere plausibile e impressionante l’ ambientazione retrofuturistica.
Ottimi anche gli effetti speciali e l’indimenticabile colonna sonora di Vangelis, il quale è purtroppo deceduto da poco.
Tutti gli attori danno veramente il massimo per interpretare al meglio i loro personaggi.
Quello di Deckard è senza dubbio uno dei migliori ruoli di Harrison Ford.
Sean Young ha il difficilissimo ruolo di Rachel, che è sicuramente uno dei personaggi più complessi del film, ma lo interpreta alla stra grande.
Infine Rutger Hauer nel ruolo del replicante Roy Batty è a dir poco indimenticabile, soprattutto grazie anche al suo breve ma intenso monologo che è entrato nella storia.
In conclusione.
“Blade runner” è un film che nonostante i suoi 40 anni risulta ancora modernissimo ed è uno dei migliori film di fantascienza di sempre, un capolavoro che continua ad impressionare gli spettatori.
Se non l’ avete visto, cosa aspettate?






