Il film Please Don’t Save Me è uno dei numerosi film che saranno proiettati durante il Far East Film Festival 23. Quest’ultimo altro non è che un evento che avrà inizio da stasera 24 Giugno 2021, con una Opening Night alle ore 19:30 presso il Visionario di Udine. C’è da dire che la programmazione del suddetto film è sia online che in sala, dove la proiezione “fisica” si svolgerà Mercoledì 30 Giugno 2021 alle ore 18:45.
Please Don’t Save Me è un titolo cinematografico uscito il 10 Settembre 2020, girato da Jung Yean-Kyung e Joo Young-ha. Esso è un prodotto proveniente dal Sud della Corea. Il genere è drammatico e rappresenta in maniera molto veritiera uno dei tanti concetti “fondamentali” di diverse etnie orientali.
Addentrandoci nel dettaglio ma non troppo, il film percorre le vicende di Sun-Yu, una ragazzina dodicenne che si schianta in una realtà di cui a nessuno farebbe piacere aver a che fare. Il fatto riguarda la morte del padre. Quest’ultimo ha deciso di suicidarsi: ciò fa sprofondare la ragazzina e sua madre nel dolore.
Gli sforzi della madre e della bambina.
Tuttavia entrambe trovano le forze per affrontare il fatto e decidono di trasferirsi. Chiaramente la ragazzina è costretta a cambiare scuola. Essa trova una classe perlopiù accogliente, tuttavia il dolore la “costringe” a rimanere nelle sue, a volte anche apparire scontrosa nei confronti dei compagni di classe. Tra tutti spicca un ragazzino, Jeong-Guk, che sin da subito dedica particolari attenzioni a Sun-Yu. Essa è la classica ragazza incline allo studio, mentre il ragazzino è il contrario. Anche se inizialmente essa respinge le attenzioni del ragazzo chiedendogli di lasciarla in pace, col tempo i due cominciano a frequentarsi e costruire una piccola relazione di “amicizia”.
Come un classico film drammatico coreano, nulla va rosa e fiori. Nulla. Ma proprio nulla, se non si è capito. La madre trova lavoro in un ristorante, ma non è facile affrontare la precaria situazione economica a seguito dei debiti colmati da parte del padre. Quest’ultima cerca comunque di non far pesare il tutto alla figlia, anche se le emozioni non sono del tutto mitigate.
L’archetipo dei film drammatici coreani.
Il prodotto cinematografico innanzitutto si può considerare uno degli archetipi dei film drammatici coreani. In primo luogo troviamo adolescenti con un background familiare tutto tranne che rosa e fiori. In secondo luogo vi si può vivere emozioni quali malinconia, dolore, una sensazione di un che di melodramma, ma fino a un certo punto. C’è anche da dire che possiamo trovare qualche momento che ci fa strappare un sorriso e distoglierci dal pianto al momento giusto.
Ci sentiamo di consigliare la visione del film, in quanto permette di comunicare un fatto della realtà orientale. In pillole, generalmente, molte etnie orientali vedono la perdita di lavoro, un fallimento o un debito come un torto grave verso la famiglia. Praticamente è equipollente, per paragonarlo al nostro metro di misurazione, a un parente che uccide un altro parente. Il film riesce in tutti questi aspetti, con valori e una buona produzione cinematografica, anche se non sempre addentra nel profondo dei personaggi.
L’ispirazione della regista per Please Don’t Save Me.
Jung Yeon-Kyung, regista del film, in una dichiarazione svela dove ha preso ispirazione per la scrittura della sceneggiatura del film. Il tutto proviene da un fatto realmente accaduto, nella città di Daegu. Ciò riguarda proprio un fatto accaduto da parte di una madre e della figlia. Nel prodotto multimediale non vi è una narrazione dei fatti realmente accaduti, bensì una rielaborazione interpretata di come potevano accadere i fatti in un altro modo.